Circolari
p57947TI
» 05.09.2006
L’iniziativa del Ministro si pone in una logica successione con il pacchetto sicurezza presentato come emendamento al “decreto Bersani” e risponde agli obiettivi perseguiti dalla Fise che ha da tempo indicato nella riduzione dell’economia sommersa e del lavoro nero il presupposto necessario per la crescita delle imprese in un mercato realmente competitivo.
Posizione, questa, ampiamente condivisa da Confindustria che, nel sollecitare interventi strutturali per favorire la emersione e la permanenza delle imprese e dei lavoratori nella regolarità, ha sottolineato come stime attendibili attribuiscano l’80% dell’economia sommersa all’area delle attività di servizi e solo il 17% alle attività industriali.
Gli orientamenti emersi nella riunione prevedono una campagna di informazione continua e capillare sui danni derivanti dal lavoro sommerso; l’istituzione di sedi permanenti di confronto nazionale e territoriale fra Istituzioni e Parti sociali; un rafforzamento dei servizi ispettivi ed un maggior raccordo fra le Istituzioni preposte; l’estensione del documento unico di regolarità contributiva (Durc) e la creazione di un fondo di garanzia per favorire l’emersione. Ma soprattutto, le iniziative del Ministero del Lavoro dovranno essere integrate con interventi di revisione delle regole per gli appalti.
Critiche sono state mosse da Confindustria ad alcune posizioni espresse dai sindacati, tendenti a introdurre un principio di responsabilità fiscale solidale nell’intera filiera produttiva, e quindi anche nei rapporti fra impresa e propri fornitori. Al centro dell’attenzione, ha sostenuto Confindustria, devono essere posti una rigorosa verifica di compatibilità e coerenza tecnico-giuridica con la nuova legislazione sui contratti pubblici e la lotta all’evasione fiscale e contributiva, senza ulteriori appesantimenti burocratici che si tradurrebbero inevitabilmente in nuovi oneri per le imprese.
Le osservazioni di Confindustria saranno comunque formalizzate al Ministro con una nota scritta prima del prossimo incontro, mentre per questa settimana è prevista una prosecuzione dei lavori in sede tecnica.
L’avvio del confronto sulla materia è da valutare positivamente per il ruolo che le parti sociali potranno svolgere, sia in sede nazionale che a livello territoriale, utilizzando il comune patrimonio di esperienze fatte in passato nei settori maggiormente esposti a fenomeni di illegalità e di concorrenza sleale ed ai vantaggi competitivi che ne derivano per chi fa dell’evasione contributiva e fiscale un ordinario strumento della propria attività.
Cordiali saluti.
Il Direttore
Francesco Tiriolo
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