Circolari
p64543VA
» 17.04.2009
Dopo dieci mesi si è così concluso, senza la firma della Cgil, l’accordo per la riforma della contrattazione collettiva che modifica e sostituisce le regole contenute nel Protocollo del 23 luglio 1993.
Il confronto, iniziato nel giugno dello scorso anno, aveva visto un primo punto di intesa ad ottobre allorché Cisl e Uil avevano condiviso, con Confindustria, un documento di “linee guida”, successivamente trasformate nell’accordo-quadro sottoscritto il 22 gennaio u.s. fra i datori di lavoro di tutti i comparti produttivi, compreso il Governo, quale datore di lavoro del pubblico impiego, e tutti i sindacati ad eccezione della Cgil.
Con una nota consegnata a mano (Cfr. All.2) il Segretario Generale della Cgil, Guglielmo Epifani ha voluto confermare le ragioni della contrarietà all’intesa riferite alla “rigidità del modello” che comporterebbe un “indebolimento dei contratti nazionali”; alla mancata “copertura dei salari dalla inflazione reale”; alle “deroghe” che determinerebbero “l’incertezza delle regole, delle norme e delle tutele contrattuali, ma anche espliciti rischi di competizione sleale tra le imprese”.
Nel riservarci di fornire ulteriori approfondimenti su tale accordo, inviamo cordiali saluti.
Il Presidente
Giulio Quercioli Dessena
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